“Chi muore si trasforma immediatamente in passato. Poco importa quant’era importante, quanta bontà o quanta voglia di vivere avesse, o come sia impensabile l’esistenza senza di lui: la morte dice preso! e la vita svanisce in un secondo e la persona si trasforma in passato. Tutto quello che era legato a lei diventa un ricordo che lotti per conservare, che è un tradimento dimenticare. Dimenticare il suo modo di bere il caffè. Il suo modo di ridere. Il suo modo di alzare gli occhi. Eppure lo dimentichi. È la vita che lo pretende. Dimentichi a poco a poco, ma con costanza, e può essere talmente doloroso che fa male al cuore.”
Paradiso e inferno, Jon Kalman Stefansson
Preso! e sei morto
17 giugno 2014 di Ossidiana
Bellissimo questo passaggio!
Molto vicino al vero.
ma i ricordi tornano sempre a galla, nei modi più inaspettati.
E anche questo è vero. Ma quello che svanisce sono le sfumature, i dettagli sensoriali e l’intensità delle emozioni. Si perde lo spessore autentico del vissuto.